Giubileo Facoltà "Auxilium"
Alle ore 8.00 docenti, studenti, genitori, ci siamo ritrovati nella Basilica di San Pietro, dietro all’Altare della Confessione per la celebrazione Eucaristica. Il Card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e Vicario generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano, ha presieduto la Celebrazione per l’intera Comunità accademia della Facoltà «Auxilium». Nell’omelia ha ricordato il significato del pellegrinaggio verso la Porta Santa e la conversione di vita a cui siamo chiamati . Prima di terminare, abbiamo recitato la preghiera composta dal S.Padre per l’anno della Misericordia. Il canto del “Salve Regina” ha concluso la nostra celebrazione affidando a Maria, stella dell’evangelizzazione, le nostre Ispettorie, il nostro Istituto, il mondo intero, in particolare i giovani.
Alla celebrazione Eucaristica è seguito, con molto raccoglimento, il pellegrinaggio alla Porta Santa, simbolo di quella porta che è il nostro cuore da aprire ai nostri fratelli e sorelle con quella misericordia con cui il Padre ci avvolge.
All’uscita ci siamo ritrovate in Piazza San Pietro, già gremita di tanti gruppi. Appena abbiamo visto l’auto bianca del Papa, ciascuna di noi ha sperato di incontrarsi, almeno con lo sguardo con il S.Padre. L’abbiamo visto da vicino e in ogni cuore si è innalzata spontanea una preghiera per Lui. E’ iniziato poi l’ascolto della Parola di Dio e di quanto il Papa ha voluto comunicarci. Il S.Padre ha continuato la riflessione sulla presenza della Misericordia di Dio nella Sacra Scrittura, partendo dal brano del Libro di Geremia nel quale il profeta si rivolge agli israeliti, deportati in terra straniera, preannunciando il ritorno in Patria. Anche noi, oggi, molte volte ci sentiamo come abbandonati; quante volte – ha detto il Papa – diciamo: “Dio si è dimenticato di me”? Come è possibile che tanta sofferenza possa abbattersi su uomini, donne e bambini innocenti? Come è possibile – ha aggiunto il Santo Padre – che tanti migranti siano ammassati e bloccati al confine, senza acqua né cibo, al freddo, perché tanti cuori e porte sono chiuse? Ma Dio non è assente, Dio è vicino, dobbiamo essere sicuri che il bene vince il male e che il Signore asciugherà ogni lacrima e ci libererà da ogni paura.
Come Facoltà di Scienze dell’Educazione a cui sta a cuore la vita e l’educazione delle giovani generazioni, facciamo nostro il messaggio di Papa Francesco e cioè che la misericordia non è solo una grazia, ma una realtà di cui il mondo, e ciascuno di noi, ha urgente bisogno.