Tornare alle sorgenti del carisma nel 150° dell’Istituto delle FMA
Il corso di Spiritualità dell’Istituto delle FMA prevede uno stage formativo nei luoghi dove hanno vissuto i Fondatori e alcune esperienze integrative, come ad esempio le visite guidate ad alcuni luoghi significativi della cristianità e del carisma a Roma.
Nell’anno celebrativo del 150° dell’Istituto, visitare i luoghi e posare i piedi sulla terra dei nostri fondatori ha un sapore tutto particolare.
Tornare alle sorgenti: Mornese e Torino
Mornese e Torino sono i luoghi concreti dove lo spirito salesiano è nato e ha iniziato a svilupparsi. Tornare alle sorgenti è ritrovare Madre Mazzarello e Don Bosco assieme alle prime comunità.
Dopo gli esercizi spirituali e la celebrazione solenne del giubileo, dal 6 fino al 27 Agosto abbiamo fatto un percorso inerente al biennio di Spiritualità delle Figlie di Maria Ausiliatrice in due tappe: Mornese riguardante Madre Mazzarello e Torino riguardante don Bosco.
A Mornese con Madre Mazzarello
Qui è nata Maria Domenica Mazzarello (9 Maggio 1837) e ha fatto il suo percorso di vita cristiana nella Parrocchia di San Silvestro, dove don Giuseppe Pestarino ha portato un forte incremento spirituale. In questo ambiente, Maria Mazzarello trova nel gruppo delle Figlie dell’Immacolata, fondate da Angela Maccagno, uno spazio per mettere in atto la sua vocazione laicale al servizio dei malati, delle fanciulle. Qui fa esperienza di amicizie che le permettono di crescere nella vita spirituale e di carità finché conosce don Bosco che la coinvolge nella fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Per permettere la crescita e l’espansione dell’Istituto nel 1879, la comunità si trasferisce da Mornese a Nizza, dove due anni dopo Madre Mazzarello muore.
In questi luoghi ci siamo fermate dal 6 fino al 18 agosto e abbiamo meditato e pregato, cercando di rileggere la nostra storia umana, cristiana e di consacrazione per avere maggiore consapevolezza del dono ricevuto, che dobbiamo custodire perché s’incarni in ogni Figlia di Maria Ausiliatrice e in ogni contesto.
A Torino con Don Bosco
Da Castelnuovo Don Bosco (Asti), passando per Chieri fino a Torino abbiamo percorso la scia delle vicende familiari, le sfide per accedere alla formazione umana e sacerdotale fino a scoprire che cosa il Signore chiedeva a Don Bosco.
Dal 19 fino al 27 agosto abbiamo percorso i luoghi che hanno plasmato don Bosco cercando di cogliere nella piccolezza delle cose come Dio si manifesta e ispira cose grandi. La grazia di aver avuto delle persone che lo accompagnarono nelle diverse tappe della sua vita come Mamma Margherita, Don Lacqua, don Calosso, gli amici e anzitutto don Cafasso, gli hanno permesso di chiarire la volontà di Dio su di lui.
Visitare questi luoghi, diversi da quelli dell’origine, si comprende che quando si ha un progetto chiaro nella propria vita lo se realizza anche a costo di grandi sacrifici fidandosi della Provvidenza di Dio che opera per mezzo delle mediazioni che Lui colloca nel cammino. Sostare a Valdocco, luogo della concretizzazione della missione e della santità non soltanto di Don Bosco ma anche di altre persone della Famiglia Salesiana ci conferma la santità è possibile ad ogni persona. Inoltre questa visita rinnova il fuoco della nostra vocazione salesiana e la responsabilità di custodire questo dono.
Con Don Bosco a Roma
Don Bosco desiderava aver una presenza salesiana a Roma. In questo senso coglie la richiesta di Papa Leone XIII di costruire la Basilica del Sacro Cuore come una provvidenza di Dio anche se ha dovuto darsi da fare per aver soldi per la costruzione mentre le forze fisiche venivano meno.
Nel suo ultimo viaggio a Roma, don Bosco celebra la Messa all’altare di Maria Ausiliatrice il 16 Maggio 1887 - la sua unica celebrazione nella chiesa del Sacro Cuore - ricordando la visione del celebre “sogno dei 9 anni” di cui in quel momento gli si svelava con pienezza il senso e con esso quello della sua lunga missione terrena.
Il 26 novembre 2022 abbiamo pregato in questo altare, inoltre abbiamo visitato la camera che ospitava don Bosco quando veniva a Roma e visto il luogo dove scrisse la famosa lettera del Maggio 1884 e così rinnovare l’amore per la Chiesa e la passione educativa.
In questa stessa giornata abbiamo visitato la prima casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Roma (Via Marghera) che per lunghi anni ha accolto le suore che venivano a studiare nelle università di Roma per meglio prepararsi al loro compito educativo e che serviva anche come luogo di transito tra le case del Nord e del Sud.
Un tempio per don Bosco a Roma
Don Bosco venne a Roma 20 volte tra il 1858 e il 1887. Nel quartieri don Bosco di Cinecittà affidato ai salesiani sorge il tempio di don Bosco costruito in 7 anni (1952-1959), un gioiello di arte e di spiritualità.
Per contemplare questo monumento il giorno 7 novembre 2022 siamo giunte lì e con la spiegazione del parroco don Roberto Colameo (sdb) abbiamo ammirato i dipinti che contengono la spiritualità salesiana.
Una esperienza lascia tracce indelebili in chi la vive. Possiamo affermare che aver fatto l’esperienza di recarci in questi luoghi ha lasciato qualcosa di bello e nuovo nella nostra vita e desideriamo che essa dia nuovo vigore per continuare a vivere con entusiasmo e gioia il carisma salesiano nei nostri diversi contesti geografici e culturali.