Una visita… una “grazia”!
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Dio ha le sue delicatezze e le sue sorprese! Una di queste è stata la visita breve, quasi di passaggio, della mamma del beato Carlos Acutis, la sig. Antonia Salzano, nella comunità Madre Ersilia Canta, sede del Corso di Spiritualità dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La comunità ha colto questo momento come una grazia. Non è cosa di ogni giorno poter incontrare la mamma di “un santo”.
La comunità ebbe l’occasione di incontrarla brevemente e di salutarla. Lei, nella gioia di poter incontrare sorelle di tante nazioni, ha rivolto una breve parola alla comunità, ricordando i “segreti” e gli “amori” di Carlo Acutis, soprattutto l’amore all’Eucaristia e alla Madonna.
Ha ricordato inoltre come suo figlio sia un santo “moderno”, un santo dei nostri giorni, con cui i giovani si sentono in sintonia. Infatti, Carlo Acutis aveva una grande passione per l'informatica e per internet e riteneva che la rete potesse diventare uno strumento di evangelizzazione e di diffusione di bellezza e valori positivi. Nel suo ardente amore all’Eucaristia, ha utilizzato i mezzi dell’informatica e della rete e ha organizzato una mostra dei miracoli Eucaristici che ormai ha fatto il giro del mondo.
La vita di Carlo Acutis è testimonianza concreta di ciò che Papa Francesco afferma nella Gaudete et Exsultate: la santità della porta accanto; la santità ci rende più vivi e più umani. Essa è, infatti, il volto più bello della Chiesa, ed è bello che un giovane “beato” ce lo dica e testimoni.
La mamma di Carlo Acutis inoltre ha fatto riferimento al libro che lei ha scritto: Il segreto di mio figlio. Perché Carlo Acutis è considerato un santo (ed. PIME, ottobre 2021). «In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di mio figlio Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l'amicizia e l'affetto di una moltitudine di persone che nella preghiera chiedono la sua intercessione. Perché un semplice ragazzino, morto a quindici anni, è invocato in tutto il mondo? Perché la Chiesa lo ha proclamato beato? Quale, insomma, il "mistero di luce" che lo accompagna? Tanti hanno voluto raccontare Carlo, ma non è semplice riuscire a cogliere l'individualità di una persona se non si è entrati in relazione diretta con lui. Come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo».
A noi FMA, educatrici dei giovani, il beato Carlo Acutis ha molto da dire: accompagnare i giovani nel loro cammino di santità e prospettare a loro una vita tutta protesa a Dio e aperta al prossimo, soprattutto ai più poveri.