Saluto di Natale
Roma (Italia). Natale si avvicina. Nel pomeriggio di domenica 20 dicembre 2015, in Casa generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, le comunità dipendenti dalla Madre (RMA) e le novizie dei due Noviziati internazionali di Roma, si sono ritrovate insieme per lo scambio di auguri natalizi alla Madre e alle sorelle del Consiglio.
Un appuntamento che si rinnova ogni anno, ma che è sempre nuovo perché nuovi sono i sentimenti con cui si vive, le attese che si custodiscono nel cuore, il dono che Gesù porta a ciascuna, che è Lui stesso.
La Madre e le sorelle del Consiglio hanno ricevuto una luce come condivisione della fede, della gioia e dell'amore. Madre Yvonne ha, poi, preso la parola: «Vi auguro che in ogni vostra comunità Gesù sia accolto come il dono di Misericordia, la misericordia fattasi carne. Dove Lui arriva, si scopre, con gioia, che "l'unità di misura di Dio per giudicare le nostre azioni" è l'amore per gli altri, specialmente i più deboli. Vi auguro che il Natale nelle vostre comunità, pur nella sobrietà, possa colmarsi dei doni più belli e attesi: l'attenzione reciproca, l'impegno per rallegrare l'ambiente, per renderlo più accogliente e festoso, qualche gesto di solidarietà e di misericordia tra di voi e all'esterno, il non passare indifferenti accanto a nessuna persona. Ogni comunità, ogni sorella saprà individuare i gesti più efficaci e urgenti
Gesù sia il dono che, insieme, accogliamo con gioia, la concretezza della Misericordia del Padre nella vita di ciascuna e in quella del mondo!».
Ha fatto dono a tutte del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2016, e ha detto: «Vi esorto a leggerlo
è ricco di suggerimenti per la vita personale e sociale, ma anche per l'educazione dei più giovani. Per noi, in modo particolare, per la nostra missione di educatrici contiene suggerimenti e suggestioni preziose che hanno bisogno di approfondimento, riflessione, applicazione alla prassi quotidiana. In particolare, ci tocca come educatrici il paragrafo n6 in cui Il Pontefice si rivolge alle famiglie, agli educatori e formatori, agli operatori culturali e ai responsabili dei mezzi di comunicazione sociale per ricordare la loro responsabilità nell'educare le nuove generazioni ad una "cultura della solidarietà e della misericordia per vincere l'indifferenza"».